Subsonica @ Palalottomatica (Roma)

sub2Le dimensioni sono importanti? Quello dei Subsonica potrebbe essere scambiato per un concerto frequentato da femmine con le all stars, dunque qualcuna potrebbe dire che contano eccome, senza capirci un cazzo, e del resto la maggior parte di loro non sa chi sia Chuck Taylor. La verità è che si tratta di una grande band e anche cazzuta Continua a leggere →

Loop Luna: le donne, l’islam, le mafie, i pregiudizi e una Milano terrona

loopÈ il Messico? Nel nuovo videoclip di Loop Luna ci sono quelle Anime nere che stanno magistralmente conquistando il grande schermo. Eppure, guadandolo, non sembra di vederci la Calabria ma qui miti gangstar cari al rap americano. Un assurdo o un modo per ribadire che ogni mondo è paese? Quel che conta è che Loop Luna abbia deciso di accorciare le distanze tra Paese etico e Paese reale ponendosi degli interrogativi Continua a leggere →

Outdoor: nuove architetture un’arte urbana da ribattezzare

outdoorCe l’ha fatta. L’arte urbana ha ormai raggiunto uno status adulto ed entra dalla porta principale nei musei istituzionali anche in Italia. Parte dal MAXXI infatti la quinta edizione di Outodoor, festival dedicato all’aerosol art, in scena a Roma da ben 5 autunni consecutivi, grazie all’ingegno e alla perseveranza di Nu Factory Continua a leggere →

Kento: il rap non va più di moda?

voodoobrothesIl rap non va più di moda. Ok, c’è Emis Killa che ha in mano uno dei salotti più importanti della televisione italiana. Sì, ci sono i Club Dogo in classifica, e non sono i soli anzi. Ma per uno cresciuto a suon di hip hop impegnato, negli anni 90, questo nuovo boom non ha troppo senso. Prima, però, di parlare di evoluzione o involuzione, è giusto concentrarsi sulle differenze. Kento ad esempio è un buon punto di continuità col passato e di rottura col presente, eppure, parlando con lui, si percepisce che ha ben chiaro in che direzione si possa intravedere il futuro.  Lui è differente Continua a leggere →

Pat Cosmo: Pharrell all’italiana

pat cosmoDovremmo vergognarci? È davvero tanto duro ammettere che la nostra musicalità è basata sulla melodia? Continua a leggere →

Capibara: il sound dell’Europa meridionale

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Chi? Cosa? Quando? Dove? Come? Perché? Quando ci si pone certi interrogativi di sicuro è successa qualcosa. Però magari è qualcosa che va sommata ad altro, qualcosa che perfeziona una fattispecie in un processo di lenta erosione culturale. Luca è un ragazzo del suo tempo. Un nativo digitale. Un musicista da cameretta. Eppure tanto sensibile a ciò che ispira ed espira da essere portatore sano di latitudini e longitudini che definiscono un suono e uno spazio Continua a leggere →

Ice One: tutta la verità sul rap italiano

iceone3La verità? È normale che un teenager la cerchi tra le rime di un rapper che gli è quasi coetaneo, soprattutto se un brand lo ha incoronato con un cappellino e YouTube gli ha fornito un regno. Ma l’hip hop non è una cosa per ragazzini, anzi il pericolo è proprio cadere in questo tranello anagrafico.  Ice One ne è l’esempio Continua a leggere →

Sin/Cos: ecco l’intervista

sin_cos_promoPrendere tempo. Quello che sembra un male, almeno in questi nostri tempi così fulminei, potrebbe essere comunque una necessità. Non è il caso di generalizzare, ma, spesso, qualcuno ha necessità di metabolizzare ciò che gli accade prima di esternarlo. Maolo Torreggiani in questo è un asso. Non dorme sugli allori, assolutamente no, però è capace di pensare e ripensare ai moti del suo animo e di trasformare le cicatrici in canzoni. La sua nuova incarnazione artistica è Sin/Cos e passa per gli ultimi risultati del pop internazionale, secondo una geometria che supera l’Italia rendendola propriamente e matematicamente l’Europa meridionale. Ci ha messo un po’ per rifinire i brani ma adesso il disco, battezzato Parallelograms, è in viaggio verso la nostra dimensione Continua a leggere →

#tafferugli: c’è chi se la prende con Brunori sull’altare, mentre lo zipangulo-rock, ovvero il nuovo cantautorato è condannato a non avere la carta verde

Brunori #tafferugliA che serve il cantautorato italiano? Si tratta di un interrogativo ambiguo: è un po’ come chiedersi a cosa serva il 68. Bisogna coniugare tutto all’imperfetto e magari spiegare il perché anche a chi di modi indicativi non ne capisce molto Continua a leggere →

Backwords: una lunga intervista e un secondo ep intitolato solo “Due”

 

foto di Van Mossevelde

foto di Van Mossevelde

Non c’è futuro. Sembra questa la paura umana più nota. E poi di questi tempi pare addirittura una mannaia sospesa sul collo di noi tutti. Eppure chi si è nutrito del passato ha con sé riserve per affrontare anche questo inverno delle speranze. Pardo lo fa. Il buon vecchio Michele è un intenditore fin dai tempi dei suoi Casino Royale. Proprio oggi sforna, assieme a Tuzzy, su Elastica,  il secondo ep pubblicato sotto la sigla Backwords Continua a leggere →