La fredda lama di Goemon (Campagnano State Of Mind)

di 2bePOP - 9 ottobre 2013

campagnano “Il topo diventò l’unità monetaria” (Zbignew Herbert)

 Dici Cosenza e pensi ad una città. Sette Colli. Sette fiumi e sette meraviglie. Io a Cosenza ci sono nato, però non c’ho mai veramente vissuto. C’ho studiato, o meglio, ho fatto finta. Diciamo.

Sono cresciuto Altrove. Un posto che voi non conoscete, se non per nome. Un posto che ha il nome di una rosa, più o meno. Da piccolo i miei amici volevano diventare naziskin. Io no. Non sapevo nemmeno cosa volesse dire. Da piccolo volevo giocare a pallone, come tanti.

Cosenza per me è un ricordo, un panzerotto a via Rivocati. E poi? Andavamo a fare compere con la mia famiglia a Cosenza. Il sabato pomeriggio. E un sabato pomeriggio mio padre mi portò da Yankee. Una delle migliori tavole calde della città. All’epoca.

Oggi pomeriggio mi sono fatto un giro, tra le traverse di una zona che conosco bene. Una zona di architettura fascista. Era un bel posto quello. Bei panini, belle riviste, belle partire a pallone. Nessuno che io ricordi ha mai celebrato gli anni delle scuole medie, mi domando il motivo. Sarà una questione di cabala? Sarà il sistema metrico decimale?

Erano i primi anni novanta e Cosenza, come diceva Thomas Mann in un racconto, sfolgorava. C’erano pochi writers e quasi nessun graffito. Però le scritte me le ricordo tutte. E una di più diceva: Intifada fino alla vittoria! A dodici anni ti resta impressa una frase così. Nessuno dalle mie parti parlava dell’intifada, e nemmeno di Bob Marley se per questo.

L’unico argomento universale era il calcio. Le uniche squadre erano Milan e Juventus. E naturalmente il Cosenza! Marulla, Urban e Padovano.

Campagnano state of mind. Tarsia uscita autostradale. Mancuso & Ferro. Sì!

E poi una domenica mattina, alla fiera di Montalto, mio padre mi comprò la fascetta di Bob Marley. Anni dopo, venne aperta una Conad a Taverna, e i ricordi di giovani provinciali di belle speranze, come ero stato io, mutarono per sempre, ma questa è un’altra storia.

Dario Greco

  • edge

    dario, sei nato a commenda? comunque oltre il campagnano? ho qualche anno in più e posso dirti che a cosenza, proprio in quegli anni, iniziava una bella stagione per la città, i suoi giovani, i suoi cittadini.

  • dario greco

    certo, sono nato oltre il campagnano. quello di cui parli sarà il seguito di questo post, che è già in cantiere. Io la penso esattamente come te, spero solo non sia stata una bella stagione irripetibile per la città. Sarebbe un vero peccato, non trovi?