Canzoni nuove ne abbiamo? La top 5 da far sentire a una persona a cui vuoi bene

di 2bePOP - 15 aprile 2016

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di Don Diegoh (Diego Le Chiara)

Lo ammetto. Ho un debole per la musica triste. Quella che ti arriva dritta in faccia, ti leva il trucco e ti dice “Guarda che tu stai così!”. Quella che ti ‘convince’ di essere preda di una sensazione. E’ un effetto, nel contempo, piacevole e doloroso. E, forse, quando una canzone ti fa provare entrambe le cose, può aspirare ad arrivare a tanta gente (non è, forse, questo ‘arrivare’ una delle declinazioni del concetto di “ToBePop”?

Se resta in una cerchia ristretta di intimi amici, comunque, tanto meglio.

Sembra strano, ma non ascolto molta musica. Prendete il verbo ‘ascoltare’ con rispetto. È diverso da ‘sentire’. Lo diceva anche il bravo Johnny Marsiglia qualche anno fa. Per me, ascoltare vuol dire fare l’amore con una canzone. Tante e tante volte, fino a che non decidete di comune accordo che non avete più niente da darvi e vi ‘lasciate’ consapevoli di essere stati fatti l’uno per l’altro. Per un momento o per un periodo. 

Tu mi dirai (tu che stai leggendo, non tu che stai guardando le parole di sfuggita) che lasciarsi è sempre doloroso. Ma, ammettiamolo, a volte quando pensiamo a qualcuno con cui siamo stati ci scappa un mezzo sorriso che per un po’ leva rancori e malumore. Un sorriso che colleghiamo a una giornata particolare, a una parola. Anche a una scopata, dai. Poi vabbhè, nella testa magari tornano a volare certi epiteti che chiamarle bestemmie è un eufemismo. Ma questo è un altro discorso, e a essere sinceri l’ho anche dimenticato.

In ogni caso, sostengo che con le canzoni funziona nello stesso modo. 

Quelle che ‘ascolti’ davvero ti restano dentro e dopo anni hai bisogno di andare a cercarle nuovamente. Di vedere se vestono anche la tua nuova vita, o se hanno un calmante per la tua nuova storia andata così e così o per la tua situazione lavorativa. 

Poi ci sono le canzoni nuove, che si avvicinano con timidezza. Ti dicono ‘ciao’ e ti chiedono un po’ di tempo libero. E che fai? Non glielo concedi?

Questo 2016 mi sta piacendo. Sarà che sono in quella fase della vita in cui si cercano lo stupore e l’illuminazione a due passi l’uno dall’altra (Kant ha detto che è possibile, ma lasciamolo fottere Kant).

Sarà che comunque la bella musica c’è, ci sarà sempre, ed oggi che escono tante cose che non meritano un ‘ascolto’, essa diviene ancora più brillante. Splende, come il servizio di forchette in argento che tua mamma camuffa sotto i mestoli di legno (si, non è granché. E’ la prima metafora che mi è venuta in mente). 

So che là fuori ci sono i fans delle classifiche. “Oh! Quello è da due settimane in FIMI?” – “E sticazzi?.

So che là fuori ci sono anche i fan delle top ten e delle playlist.

Io sono fan di Nick Hornby e del suo libro “Alta fedeltà”. Mi piacciono le top five tematiche, così eccone una… che oggi avevo voglia. Il tema è ‘5 canzoni nuove da far sentire a una persona a cui vuoi bene’. Ps: è la mia, non sono Nick Hornby, quindi non fidatevi troppo. Se non piace non è un problema, ma fatene una vostra e mandatela a qualcuno. 

Per scelta, non dirò i motivi per i quali propongo proprio queste. Così magari ognuno puo’ trovarci i suoi. (L’ordine è casuale)
1) Elton John – Blue Wonderful

2) Eman – Amen

3) Paul Simon – Wristband 

4) Kiave feat. CRLN – Rum & Sigarette

5) Patrick Benifei – Sono qui

Bonus track: Luca Carboni – Bologna è una regola (non è proprio nuovissima, ma mi piace un tot)