I fantasmi del sabato sera (Non mischiare mai la Tequila con la Vodka!)

di 2bePOP - 12 giugno 2013

sabato seraOstinarsi ad uscire il sabato sera è po’ come essere Julian Ross, lo sai che uscendo dagli spogliatoi per entrare in campo ad aspettarti c’è la morte. (G. Gallo)

“Il problema dei giovani d’oggi è che non sempre riescono bene a coniugare l’utile con il divertevole” (A. Massimo)

Se non hai trascorso un sabato sera a Campobasso, Catanzaro, Riva Ligure o Caltanissetta, puoi tranquillamente dire di non aver mai trascorso un vero sabato sera italiano. Per dirla un po’ alla Peter Bogdanovich.

La vera Italia, infatti, per chi non lo sapesse, non è rappresentata da Roma, Milano, Torino o Napoli, la vera Italia è Ascoli Piceno, Avellino, Domodossola (che non è un luogo inventato per giocare a nomi/cose/città).

Fatevelo dire da uno che a diciassette anni, viveva esclusivamente in funzione dell’uscita del sabato sera. Chi vi parla è lo stesso sbarbatello che non sapeva un cazzo di come si imbarca un sabato sera e che mai si è divertito e l’ha vissuto fino in fondo. Sono passati quasi dieci anni da quando penso al fatto che il sabato sera è un usanza superata e che sarebbe giusto realizzare un documentario sui relitti del sabato sera, come testamento per i posteri.

Forse sto solo cercando il cuore del sabato sera, qui a Santa Maria del Cedro, sulla riviera tirrenica.

Vi faccio una domanda, alla quale tenterò di rispondere prima io. Per quale motivo, nel 2013, alla veneranda età di uno che non possiede neanche una veranda, dovrei preoccuparmi di come andrà a finire l’ennesimo sabato sera?

Il sabato sera per quanto mi riguarda se lo sono inventato John Travolta, Max Pezzali o se siete più radical chic, Tom Waits.

Di fatto il sabato sera non esiste! E’ solo un tempo morto tra il venerdì lavorativo e fattivo e la domenica delle salme caramellate!

Gli Afterhours dicevano che i milanesi ammazzano il sabato… è possibile, ma invece che mi dite dei casertani? O dei brindisini? (“Ah, a proposito, ragà fatevi un bel brindisi ogni tanto!“)

La notte è un dirigibile, ma qualsiasi senso abbia… chi lo sa! va bene, ho sbagliato citazione! Pazienza, Andrè…

Il sabato sera è un concetto che non appartiene più a questa generazione, ma continuano a propinarcelo, un po’ come Sanremo o come il varietà di Rai Uno, non interessa a nessuno, però ce lo propongono lo stesso!

Che poi, a volervela dire tutta, io un posto segreto per il mio sabato sera ce l’avrei anche, però adesso non so se voglio condividerlo con voi, ma sappiate che esiste un luogo, dalle nostre parti, vicino alla foce del fiume Lao, lì dove il mare si mescola con il fiume, con la testa sul mare e il corpo in riposo, che descrive lontano una curva sopra una vasta regione e la coda perduta nella profondità dell’interno… lì c’è il posto dove è dolce trascorrere un sabato sera romantico. Dove voglio essere adesso, nudo e casto, anzi… Cast Away!

Insomma, per me il sabato sera è una cosa d’altri tempi, un po’ come le atmosfere delle canzoni di Paolo Conte, del tipo: “era una canzone che diceva e non diceva, l’orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato

E se ve lo dice uno che ha sempre adorato i Drifters, potete fidarvi! Vi chiedete ora se potete fidarvi? Vi rispondo che… dovreste!

 

Citazioni, ispirazioni ed elementi di disturbo:

Apocalypse Now

The Last Picture Show

The Heart Of Saturday Night

Boogie

I milanesi ammazzano il sabato

Dario Greco & Friends