La cultura americana vista attraverso il tavolo da poker, il whisky e le donne

di 2bePOP - 7 gennaio 2014

man'sruinQualcuno ha detto che gli Stati Uniti d’America sono diventati un vero Paese grazie a poche cose, tra queste si dice che una delle fondamentali sia stato il gioco d’azzardo. E’ quindi naturale che la cultura pop abbia trattato con entusiasmo, vitalità e una forte dose di celebrazione questo tema. Chiedere al regista Robert Altman e al musicista Bob Dylan per meglio capire il tema trattato.

Nella costruzione delle ferrovie il gioco d’azzardo, le donne e l’alcool erano il sacro trittico su cui la cultura musicale tradizionale ha detto molto e prima che le roulette fossero disponibili online su casino.williamhill.it/giochi/roulette/

Pensiamo ad esempio al classico, scritto probabilmente da una ex prostituta House of the rising sun. Una canzone discendente su cui lo stesso Dylan baserà alcune sue liriche e atmosfere country western. Il plot narra di una casa di tolleranza dove le sole cose che contavano erano il denaro facile, l’alcool e la perdizione della carne. La voce narrante è innamorata di un giocatore d’azzardo, un biscazziere che praticava il poker come stile di vita.

Un altro cantore dei beatiful loser, come Bob Seger, nativo del midwest, scrive in Ramblin’ Gamblin’ Man che la sua filosofia di vita è stata basata sulla ruota della fortuna e sul modo di gettare i dadi. Chiamando la mala sorte col nome di “snake eyes” occhi di serpente, il doppio uno, il punto più basso possibile. Questo giocatore pensava che la vita fosse un giro di roulette e che prima o poi uscirà il tuo numero, tocca a tutti, anche a te.

In tempi più recenti invece l’ex leader dei Dire Straits, Mark Knopfler ha dedicato un suo lavoro al gioco vista come metafora di seconda chance e occasione di vita. Il disco in questione si intitola Get Lucky, e al centro delle sue liriche c’è il desiderio di recarsi a Las Vegas, puntare tutto sul rosso e vedere se la fortuna lo accompagnerà.

Al centro di una sterminata produzione filmica, letteraria e musicale il giocatore resta una figura mitologica per una nazione giovane, spavalda e fatalista come gli Stati Uniti. Il binomio poker e whisky è uno dei più collaudati di sempre, e resiste al tempo nonostante l’attuale strapotere delle sale da gioco online. C’è qualcosa di ancestrale e di leggendario in figure del genere. E’ il fascino del pioniere, dell’avventuriero maverick su cui è stata basata, a torto o a ragione l’intera mitologia del west.

Quindi dove vedrai un cappello stetson, un paio di stivali e un mazzo di carte da poker, vedrai una storia degna di essere raccontata.

Se non vi fidate di me rivedete California Poker di Rober Altman per meglio capire.

 

Get lucky fellas!